Soudal-QuickStep, Julian Alaphilippe conferma: “Voglio essere al 100% al Giro delle Fiandre”
Julian Alaphilippe conferma la sua voglia di Fiandre. Vincitore in quella regione del suo secondo titolo iridato, il due volte campione del mondo è reduce da una stagione molto complicata, con cadute e problemi di salute che lo hanno pesantemente condizionato, e chiaramente per l’anno che verrà l’obiettivo è il riscatto. Corridore polivalente, che in carriera ha dimostrato le sue qualità soprattutto sulle Ardenne, per il prossimo anno vuole tuttavia spostare il mirino sul pavé, con in particolare il Giro delle Fiandre come grande obiettivo, pur avendo già ribadito nelle scorse settimane di non voler per questo rinunciare a corse come la Liegi – Bastogne – Liegi.
“Sono impaziente di iniziare la nuova stagione – commenta il corridore della Soudal-QuickStep – È stato un anno difficile e spero di avere non più fortuna, ma almeno meno sfortuna. Ovviamente cercherò di tornare al mio livello massimo, cercando di essere al top per i miei obiettivi. Continuo a pensare di poter essere al 100% al Giro delle Fiandre, che è una corsa adatta a me ed è una corsa in cui sogno di poter fare bene. È quello il grande obiettivo della mia prima parte di stagione”.
L’equilibrio nella preparazione non sarà dunque semplice da trovare, per una primavera 2023 che si preannuncia particolarmente intensa, così come non mancheranno poi gli obiettivi anche in estate, partendo dal Tour de France e dal Mondiale di Glasgow, spostato in agosto nella sua versione quadriennale multidisciplinare. Il ritorno alla Grande Boucle sarà per lui speciale dopo essere stato costretto a saltarla quest’anno, anche se chiaramente bisogna attendere anche la decisione definitiva di Remco Evenepoel riguardo i GT, con il campione del mondo che attualmente sembra comunque destinato al Giro d’Italia.
“Quest’anno ci è voluto molto per riprendermi, ma dopo aver ricevuto il via libera dai medici avevo intenzione di partecipare al Tour – aggiunge – Purtroppo non ero pronto per questo e penso sia stata la decisione giusta non esserci andato perché già nella prima settimana della Vuelta a España non mi sentivo al meglio, quindi posso immaginare che se fosso andato al Tour sarei stato tutto il tempo nel gruppetto… E di certo non era questo il mio obiettivo, né quello della squadra”.
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